11 marzo, ore 20.45
L’arte degli anni Novanta raggiunse l’apice del culto dell’immagine, in cui il corpo umano sempre più artificiale è luogo della bellezza, ma anche dell’angoscia e della malattia per un uomo privo di identità definita. Autori come Matthew Barney, Jeff Koons, Cindy Sherman e Orlan affrontarono questi temi con vari mezzi espressivi, dalla performance al video, dalla fotografia all’installazione.
Ingresso riservato ai soci Tra