Performance Art. Il corpo e la fotografia nelle avanguardie degli anni ’60-’70.

Performance Art. Il corpo e la fotografia nelle avanguardie degli anni ’60-’70.

A cura di Valerio Dehò.
In collaborazione con Galleria l’Elefante, Treviso.

Sabato 18 maggio alle ore 18.30 a Ca’ dei Ricchi inaugura una mostra fotografica dedicata alla performing art organizzata da TRA Treviso Ricerca Arte, in collaborazione con Galleria l’Elefante di Treviso. La mostra riunisce una quarantina di opere fotografiche che raccontano l’idea del corpo come linguaggio ed espressione.

Negli anni ’60 e, soprattutto nel decennio seguente, molte avanguardie dal Fluxus all’Azionismo viennese, si sono rapportate al linguaggio corporale come comunicazione diretta tra l’artista e il pubblico, ma anche come azzeramento della Babele pittorica diffusasi come reazione alla fine della seconda guerra mondiale.
Vi era l’esigenza di una rifondazione che partisse dall’esperienza, e questa poteva darsi senza mediazioni, senza traduzioni nei linguaggi dell’arte. Già gli happening di Allan Kaprow nel 1958 avevano annunciato una forma di teatralizzazione dell’azione artistica, del coinvolgimento del pubblico, del corpo come ostensione e significato. Ma certamente Gina Pane, Hermann Nitsch e poi Marina Abramović sono diventati i simboli di una performing art che ha lasciato tracce indelebili nella storia dell’arte. La presenza fisica, i rituali messi letteralmente in scena, le prove di resistenza fisica da parte degli artisti, hanno costituito un banco di prova per l’arte che voleva rompere con la pittura sia in chiave Pop, che in chiave Informale o Post surrealista.

L’Italia è sempre stata indietro rispetto a queste posizioni europee salvo poi recuperare ampiamente non solo per le manifestazioni come la Settimana internazionale della performance di Bologna del 1977, ma anche attraverso figure come quella di Giuseppe Desiato, performer ma anche agitatore politico, critico della società e del conformismo.

La mostra a Ca’ dei Ricchi diventa una sorta di promemoria per un periodo memorabile del Novecento e costituisce anche l’occasione per organizzare attorno una costellazione di eventi che arrivano fino ai giorni nostri, presentando artisti di generazioni più attuali. Il corpo e la performance come linguaggio corporale, sono i protagonisti di un evento culturale che serve a saldare gli orizzonti dell’azione estetico-teatrale con la ricerca artistica, non solo aprendo sul pubblico attuale una finestra di memoria storica, ma anche avvicinandolo alla dimensione della corporeità come strumento di espressione e dialogo.

INFO MOSTRA
Performance Art. Il corpo e la fotografia nelle avanguardie degli anni ’60-’70.
a cura di Valerio Dehò
Inaugurazione sabato 18 maggio, ore 18.30.
19.05 – 23.06.2013
Orari apertura: martedì – sabato 10:00-13:00 / 15.30-19.30;
domenica 15.30-19.30.
Ingresso libero

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Comunicato Stampa