Santa Bronx – Alberto Dubito

Santa Bronx – Alberto Dubito

16 marzo, ore 19.30
Presentazione cd-book ‘Santa Bronx’
di Alberto Dubito e Disturbati dalla CUiete
a cura di Lello Voce e Davide Tantulli

Venerdì 16 marzo alle 19.30 TRA Treviso Ricerca Arte presenta il cd-book “Santa Bronx” di Alberto Dubito e Disturbati dalla CUiete, primo volume della nuova collana di Squilibri, ‘Canzoniere’.

Durante la serata interverranno Lello Voce poeta e curatore del volume insieme a Davide Tantulli, musicista e compositore – Disturbati dalla CUiete, Pier Franco Uliana, poeta, Walter Bonnot Buonanno, musicista e compositore – Assalti Frontali, e Claudio Calia, autore di Comics e del poetry comix contenuto nel libro.

Santa Bronx è il nome che Alberto Dubito ha dato a un quartiere di una delle molte periferie da lui percorse: sono periferie ‘arrugginite’, luoghi corrosi da miliardi di passi, incrostati da disillusioni infinite, irrimediabilmente intaccati alle fondamenta, città addormentate e narcotizzate, vittime di una terapia del dolore che, nel momento in cui annulla la sofferenza e l’angoscia, consegna chi la pratica a un sonno che nega ogni futuro, a quello che potremmo definire, per l’appunto, un tempo ‘periferico’. Ma sono anche l’unico luogo dove sia possibile ridare senso a parole ormai logore, dove sia possibile suonare una musica che non accompagni la lotta, ma che sia, essa stessa, lotta. Lungo le mille miglia del suo cammino, nei testi e nelle musiche di Alberto Dubito e dei Disturbati dalla CUiete, si mescolano, attraverso frasi, suoni e immagini indimenticabili, rabbie, delusioni, speranze, sogni, progetti e utopie di un’intera generazione.

Un cd-book maledettamente vero, dunque, capace di esprimere fino in fondo le tensioni e le speranze di una generazione di “pentole a pressione”, drammaticamente riassunte nella parabola esistenziale dell’autore, Alberto Dubito, pseudonimo di Alberto Feltrin (1991-2012), poeta, musicista, fotografo, street art, già vincitore nel 2010 del Poetry slam nazionale, morto tragicamente appena ventenne. Con la sua morte si è conclusa forzatamente anche l’attività dei Disturbati dalla CUiete, il duo rap sperimentale al quale aveva dato vita assieme al musicista Davide “Sospé” Tantulli. Ciò che rimane di questo urlo di rivolta, speranza e disperazione è una produzione che, precoce in relazione alla giovane età dei suoi autori, colpisce per la maturità degli esiti raggiunti, sia sul piano poetico che su quello musicale.

Da Leopardi ai Public Enemy, da De Andrè fino alla poesia sperimentale, da Dada a Zanzotto e agli Assalti Frontali, Dubito frulla e macina una grande varietà di influssi poetici, piegandoli però a costruzioni nuove, assolutamente personali e inconfondibili. La sua è una scrittura che vive di attriti tra registri differenti, di temerarie fughe in avanti come di spericolate retromarce. Conscia del suo destino in connubio con la musica, la sua lingua ama le anafore, le litanie, gli elenchi, affida lo scarto sempre alla metonimia, è avara di metafore, ed è pronta a scovare dietro l’angolo di ogni nuova ‘figura’ la scintilla di senso nuovo che può incendiarlo insieme a chi lo ascolta. Altrettanto sorprendente è, sul piano musicale, la varietà dei rimandi che fa dei Disturbati dalla CUiete una posse rap assolutamente sui generis: se è hip hop l’ispirazione di fondo (quella che, più che melodie, fa comporre beat e loop) poi la libertà è assoluta, dal rock al jazz, dall’elettronica al dub, al drum&bass, all’heavy metal e al punk, le sonorità si inseguono e si ‘negano’ l’una con l’altra, si mescolano e si smascherano reciprocamente, con scarti improvvisi a sparigliare ogni volta le carte.

Ingresso libero.