Le cinque rose di Jennifer

Le cinque rose di Jennifer

di Annibale Ruccello

TRA è lieta di invitarvi all’anteprima dello studio dell’opera di Annibale Ruccello “Le cinque rose di Jennifer”. Il progetto e’ nato dalla collaborazione tra Marta Cortellazzo Wiel e Vittorio Camarota, attori emergenti diplomati nel 2015 presso la scuola d’arte drammatica del Teatro Stabile di Torino.

La messa in scena rappresenta una marginalità inquieta, che ha il sapore della perdita di senso e d’identità. Jennifer, trasessuale protagonista della pièce, vive costipato nella sua squallida attualità, appena scossa dall’artificio di una voce proveniente dalla radio e assediato da presenze telefoniche, ora gradite ora sgradevoli, nell’attesa del ritorno di Franco, misterioso ingegnere di Genova che ha promesso di sposarlo. L’universo en travesti, non ha alcun rilievo di clownerie o di esibita manifestazione di ambiguità sessuale ma al contrario, riguarda una crisi più profonda ed irridimibile, relativa all’identità.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. E’ gradita una gentile conferma di partecipazione.
segreteria@trevisoricercaarte.org / +39 (0)422 419990

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Autore de “Le cinque rose di Jennifer” è Annibale Ruccello (Castellammare di Stabia 7 febbraio 1956 – 12 settembre 1986), drammaturgo, regista, attore che ha indagato occultamente e senza convenzioni, la società napoletana degli anni 80. Ruccello, recide indiscutibilmente le convenzioni borghesi del teatro eduardiano, dal quale lui stesso attinge durante tutto il suo percorso drammaturgico, facendosi carico di storie che focalizzano e mettono a nudo le immagini più torbide e oscure di una Napoli dominata dall’irrazionale e dalla follia.

Le cinque rose di Jennifer (1980), insieme a Notturno di donna con ospiti (1983) e Week end (1983), fa parte della Trilogia del quotidiano da camera. Solitudine e marginalità, tematiche che accomunano i tre testi, definiscono una relazione sinistra e tormentata tra interiorità e esteriorità, tra interno ed esterno. Jennifer, transessuale protagonista della pièce, aspetta “da un momento all’altro la chiamata di Franco”, ingegnere di Genova che verrà a sposarla; a causa di un problema alla linea telefonica nel quartiere dei travestiti di Napoli, riceve le telefonate destinate ad altre persone. La radio e il telefono sono gli unici strumenti di collegamento con l’esterno, al quale Jennifer si aggrappa ossessivamente per sfuggire a se stesso.

INFO
Regia: Vittorio Camarota
Interprete: Marta Cortellazzo Wiel
Scena: Marta Vianello; Vittorio Camarota
Progetto sonoro: Andrè Leidorf
Video: Mattia Kollo
Voci off:  Michelangelo Dalisi; Luciana Zazzera; Aliosha Alexis Massine; Pietro Mastropaolo.