Dobbiamo tutto agli Hippie. Alle radici della New Economy

Dobbiamo tutto agli Hippie. Alle radici della New Economy

Dobbiamo tutto agli Hippie. Alle radici della New Economy
di Roberto Bonzio
26 luglio 2018, ore 18.30

“Dobbiamo tutto agli Hippie. Alle radici della New Economy” scritto e interpretato da Roberto Bonzio per la regia di Alessio Mazzolotti, con le musiche scelte dal vivo sul palco dal dj Luca Presence Carini, ha esordito lo scorso ottobre a Vicenza, registrando in maggio il tutto esaurito al prestigioso Blue Note di Milano.

Dai sit in pacifisti agli hackathon, dalla sperimentazione in musica e nelle droghe alle invenzioni tecnologiche spiazzanti, dall’utopia del peace & love a quella della connessione perenne. C’è un filo rosso che corre in California: lega le controculture degli anni Sessanta e ancor prima il mito della Corsa all’Oro ai campus dei giganti hi tech e alle startup nate nei garage della Silicon Valley.
Nel monologo multimediale di Roberto Bonzio si raccontano e descrivono alcuni innovatori italiani in terra statunitense: il designer Ettore Sottsass, il fisico Jack Sarfatti, (a cui Robert Zemeckis si ispirò per il personaggio di Doc di “Ritorno al Futuro”), Federico Faggin, inventore del microchip e della tecnologia touch, oltre a due grandi visionari, che pur scomparsi alla vigilia di quella stagione ispirarono valori, che ancor oggi sono le fondamenta della culla mondiale dell’innovazione: Adriano Olivetti e Maria Montessori. Lo studente che “innescò” il ’68 a Berkeley si chiamava Mario Savio. Mentre molti dei registi della New Hollywood, che risollevarono un’industria a un passo dal fallimento venivano da famiglie di origine italiana: figure come Coppola, Cimino e Scorsese a poco più di trent’anni diventarono protagonisti di primo piano della scena culturale mondiale.

L’AUTORE

“Giornalista curioso”, Roberto Bonzio, nato a Mestre, dopo una carriera in redazione iniziata al Gazzettino e proseguita al Giorno e poi a Reuters, (suoi articoli sono comparsi su The New York Times, The Guardian, The Independent) nel 2011 ha lasciato l’agenzia internazionale per dedicarsi a tempo pieno al suo progetto multimediale, partito con sei mesi trascorsi con famiglia a Silicon Valley, ideato, organizzato e realizzato interamente da solo. Per il suo lavoro è stato premiato con il titolo di Cafoscarino dell’Anno dall’Associazione Ca’ Foscari Alumni (70mila iscritti nel mondo), oggi Media Partner del nuovo spettacolo.

Ingresso libero, previa iscrizione su Eventbrite qui.