Origami. Tra le pieghe della letteratura – Saggistica

Origami. Tra le pieghe della letteratura – Saggistica

2 luglio, ore 20.45
Origami. Tra le pieghe della letteratura.
con Franco Baldasso, autore della novità editoriale “Curzio Malaparte, la letteratura crudele” (Carocci, 2019) che viene presentata in anteprima
introduce Alberto Cellotto, curatore della rassegna

CRISTO SENZA REDENZIONE. CURZIO MALAPARTE E LA MODERNITA’ è il titolo del terzo ed ultimo appuntamento di “Origami. Tra le pieghe della letteratura”, dedicato alla saggistica.

Curzio Malaparte è al centro oggi di un dibattito internazionale che lo riscopre come figura fondamentale del Novecento europeo. I suoi libri sono ritradotti con successo da New York a Parigi, dal Messico alla Russia. Il libro di Franco Baldasso “Curzio Malaparte, la letteratura crudele. Kaputt, La pelle e la caduta della civiltà europea” (Carocci editore, Roma, luglio 2019) è la prima opera in Italia che propone una lettura nuova e controcorrente di Malaparte, al di là degli scandali della sua biografia e degli steccati ideologici che in Italia hanno spesso impedito una sua vera comprensione nel più ampio contesto europeo. Malaparte fu testimone controverso delle due guerre mondiali e anche tra i primi a scrivere dei genocidi europei. Il saggio esamina come la sua intelligenza di scrittore si accompagni al suo populismo di public intellectual, antesignano di una tradizione tutta italiana che attraversa il secolo e i media.

Le sue opere sono, come ha scritto Milan Kundera, un capitolo completamente nuovo nella storia del romanzo, e possono essere finalmente lette e rilette come interpretazione radicale dei grandi movimenti del secolo. Malaparte infatti offre con le sue opere un’interpretazione radicale e tragica dello scontro biopolitico tra il potere distruttivo della tecnologia moderna e la nuda vita. E’ in questa luce che insieme ai grandi romanzi vengono affrontate opere meno note come il dramma teatrale Das Kapital, o l’unico suo film Il Cristo proibito.

Franco Baldasso è direttore del programma di Italian Studies al Bard College di New York, dove insegna come Assistant Professor of Italian. La sua ricerca si concentra sulle relazioni tra Fascismo e Modernismo, sulla violenza politica in Italia e sulla sua memoria. È autore della monografia Il cerchio di gesso. Primo Levi narratore e testimone (Pendragon, 2007), ha curato volumi sulla storia fotografica di Firenze e Bologna nel primo Novecento (Pendragon, 2008) e “Italy in WWII and the Transition to Democracy: Memory, Fiction, Histories”, numero speciale della rivista Nemla-Italian Studies (2014). Scrive di cultura e letteratura italiana contemporanea su publicbooks.org e collabora al Center for Italian Modern Art di New York. È redattore dall’estero della rivista Allegoria e membro del comitato scientifico dell’Archivio della Memoria della Grande Guerra del Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” di Vittorio Veneto.