5 novembre, ore 20.30
Prosegue la rassegna d’arte contemporanea dedicata ai temi dell’attesa e della paura a cura di Chiara Casarin. I protagonisti di questo viaggio fra visione e intelletto saranno Paola Angelini ed Elena Mazzi, giovani artiste selezionate dalla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
Paola Angelini «Nel mio intervento parlerò dell’ esperienza legata ai tre mesi di residenza presso NKD in Norvegia tra i boschi dei fiordi. Tramite una selezione di immagini relative ai miei dipinti vorrei parlare della paura e dell’attesa in pittura, legata strettamente ad una fase processuale che in un nuovo contesto e più direttamente nello studio dal vero del paesaggio tra i boschi assume componenti legati alla fase processuale di costruzione del dipinto. L’attesa in un luogo in cui non è mai notte diventa l’attesa di un nuovo tempo di creazione, un nuovo tempo interiore che si realizza e si rende visibile con la stratificazione della materia della pittura».
Elena Mazzi «Il tema dell’attesa compare in un ciclo di lavori che va dal 2009 al 2011. In quegli anni, la mia ricerca è stata influenzata da un evento che ne ha segnato forme e modalità: il terremoto de l’Aquila. Da qui nascono Intra parietes mens, installazione sonora in due parti: Solo voice, un testo da me scritto durante quelle notti, incentrato sulla tematica dell’attesa, e della sua totale demistificazione di significato positivo assunto in quelle particolari circostanze e Radio, un montaggio di trasmissioni radio focalizzate anch’esse sul tema dell’attesa, analizzata da un altro punto di vista, quello dei media, che se ne servono ampiamente al fine di creare audience. Da qui la ricerca è continuata in Villa Unda, libretto d’artista realizzato in collaborazione con gli abitanti di Onna, piccolo paese tra i più colpiti, e Prelievi H3/X/Y, lavoro che parla dei crolli avvenuti nelle periferie della città, le più recenti e le più deboli al contempo».