Prosecco Wiel 858 + TRA – Edizione Limitata 2020

Prosecco Wiel 858 + TRA – Edizione Limitata 2020

Bottiglia singola – € 45
Guiotto o Attruia

Doppia bottiglia – € 80
Guiotto + Attruia

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Una collezione inedita: 100 bottiglie di Prosecco DOC Brut che l’Azienda Agricola Nob. Wiel ha deciso di realizzare per sostenere TRA – Treviso Ricerca Arte, associazione culturale che si occupa di arte contemporanea.

Gli artisti Antonio Guiotto e Matteo Attruia hanno messo a disposizione la loro creatività per rendere ognuno di questi pezzi unico: un’edizione “0” per la produzione 2020, un progetto pilota che crescerà ad ogni vendemmia per sostenere l’arte e la cultura e creare una vera e propria collezione a cadenza annuale.

Ogni artista ha customizzato 100 esemplari in edizione limitata, firmati e numerati, perché identifichino il desiderio di ciascun sostenitore di promuovere la cultura attraverso una donazione.

Antonio Guiotto
(Padova 1978), per realizzare la sua etichetta, si è basato sul concetto di “somma di errori”.
Osservando tutte le bozze scartate delle etichette per le bottiglie del Prosecco DOC Brut Wiel 858, l’artista ha deciso di creare una sorta di archivio di errori: ha sovrapposto tutto ciò che era stato eliminato per creare una grafica capace di valorizzare il lungo processo creativo che sta dietro l’idea. Al di là di ogni progetto, infatti, esiste un lavoro invisibile che non viene mai mostrato, ma che è però il percorso fondamentale attraverso cui si manifesta la creatività.

Matteo Attruia
(Pordenone 1973), ha intrapreso una strada provocatoria celata da quell’ironia che lo contraddistingue ma, come ogni commediante, lo ha fatto seriamente.
L’etichetta prende spunto dalla grafica di una schedina del Superenalotto, come a voler sottolineare che collezionare arte è comunque un azzardo. L’artista mette il collezionista di fronte a un dilemma: tenere la bottiglia intatta, con la speranza che un domani possa aumentare il suo valore, oppure godersi la vita e brindare, assaporando ogni momento? Perché come diceva Lorenzo il Magnifico: “Di doman non v’è certezza”.