Semi e cancellature – Emilio Isgrò

Semi e cancellature – Emilio Isgrò

A cura di Valerio Dehò.
Mostra personale di Emilio Isgrò.

“La cancellatura rimane comunque il mio autoritratto più compiuto, per questo resiste al tempo e si carica di drammaticità” (E. Isgrò)

Venerdì 17 gennaio alle ore 19.00 TRA Treviso Ricerca Arte inaugura una mostra personale del grande artista italiano Emilio Isgrò, a cura di Valerio Dehò, presso la sede di Ca’ dei Ricchi in via Barberia a Treviso.

Una ventina di opere selezionate dalla nuova stagione creativa di uno dei più noti e prestigiosi artisti italiani a livello internazionale che, completando il valore della produzione già storicizzata, decretano un nuovo senso alla pratica della cancellatura, segno distintivo della sua poetica.
Proclamato artista dell’anno per il 2014 da Radio3, Emilio Isgrò inizia la sua pratica nel 1962, quando, facendo l’editing di un testo di Giovanni Comisso, si trova di fronte ad un groviglio di segni e correzioni, episodio che lui stesso definirà con queste parole: ”Un mare di cancellature, il cui peso era più forte delle parole”. Questa improvvisa consapevolezza travolge la forza espressiva di Isgrò che ritroverà nella pratica delle cancellature mille risvolti per impossessarsi di immagini e significati.

Per Emilio Isgrò sottrarre è aggiungere, less is more, in un mondo votato alla produzione incontrollata, alla globalizzazione della crescita senza fine, risulta evidente che togliere qualcosa da mondo delle parole e delle immagini vuol dire operare una vera e propria rinascita. […].
L’artista non opera censure, non è un castigatore di costumi ma vuole far riflettere meglio sulle parole. Cosa diciamo quando usiamo qualcuna delle 427 mila parole del vocabolario delle lingua italiana? Come mai dobbiamo spesso riflettere sul senso di quanto detto o stabilito dai testi basilari della letteratura? La cancellatura di Isgrò è una sorta di lampada che illumina oscurando.[…].

Emilio Isgrò
Artista concettuale e pittore – ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista – Emilio Isgrò (Barcellona di Sicilia, 1937) è sicuramente uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti e prestigiosi a livello internazionale, a cavallo tra IXX e XX secolo. Isgrò ha infatti dato vita a un’opera tra le più rivoluzionarie e originali nell’ambito delle cosiddette seconde Avanguardie degli anni Sessanta, che gli ha valso diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) e il primo premio alla Biennale di San Paolo (1997), oltre che ad altre importanti rassegne come le mostre The Artist and the Book in XX Century Italy al MoMA di New York nel 1992, I libri d’artista italiani del Novecento alla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia nel 1994 e le antologiche al Museo Pecci di Prato nel 2008 e alla Galleria Nazionale di Arte Moderna nel 2013.
Iniziatore delle “cancellature” di testi, applicate su enciclopedie, manoscritti, libri, mappe e anche su pellicole cinematografiche, Isgrò ha fatto di questa pratica il perno di tutta la sua ricerca, in una sorta di rilettura a rovescio e di reinterpretazione del linguaggio che da verbale si tramuta, attraverso calibrate manipolazioni, in linguaggio visuale. “La cancellatura” dice l’artista “non è una banale negazione ma piuttosto l’affermazione di nuovi significati: è la trasformazione di un segno negativo in gesto positivo”.
Proclamato artista dell’anno 2014, Emilio Isgrò vive e lavora a Milano.

INFO MOSTRA
Paesaggi Anomali
a cura di Dionisio Gavagnin
Inaugurazione venerdì 17 gennaio, ore 19.00.
18.01 – 16.03.2014
Orari apertura: martedì – sabato 10:00-13:00 / 15.30-19.30;
domenica 15.30-19.30.
Ingresso libero

Catalogo TRA Treviso Ricerca Arte
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